
La notizia l’ha data anche l’ANSA e la trovate cliccando qui.
In poche parole i famosi due personaggi che sono transitati sul luogo della strage subito dopo l’agguato, a bordo di una moto Honda, pare fossero due operativi dei servizi segreti e pare che fossero lì per “coprire le spalle” al commando “brigatista”, acciocché nulla andasse storto.
Nulla di strano. I proiettili usati in quell’agguato erano di tipo NATO e provenivano da un “nasco” di Gladio. Non ci credete? Basta andarsi a leggere gli atti dei processi Moro e delle commissioni di inchiesta sul sequestro Moro, come ho fatto io. Quindi il coinvolgimento di servizi occidentali e di ambienti vicini alla NATO era già noto a chiunque avesse dato uno sguardo agli atti dei processi e delle commissioni di inchiesta sul caso Moro.
E io mi sono dovuto attentamente documentare: ho scritto sulla strage di via Fani dapprima una…
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