Si è tenuto giovedì 10 dicembre il secondo appuntamento insediante del Tavolo Permanente del MIBACT, Direzione Generale dello Spettacolo dal Vivo per l’emergenza COVID-19 e per la riforma dell’intero sistema. L’incontro fiume è durato dalle ore 9,30 alle ore 17,30 dando la parola per 5 minuti a ognuno dei partecipanti, che erano ottantaquattro e che rappresentavano tutte le categorie dei lavoratori e dei produttori dello Spettacolo dal vivo. ASSOLIRICA era presente con il sottoscritto, che ne è il Presidente.
L’introduzione del DG Cutaia
La riunione è stata introdotta dal Direttore Generale dello Spettacolo dal Vivo che ha annunciato l’aumento di 50milioni del FUS per permettere l’ingresso anche di coloro che finora non ne avevano fruito e sono stati rivisti in generale i minimi di attività previsti per l’accesso, visto il periodo di scarsa o nulla attività produttiva.
Il Dr. Cutaia ha anche detto che è saltata la consueta programmazione triennale per il periodo 2021/2023, e che l’anno 2021 verrà considerato “anno di passaggio”. Cutaia conclude con la notizia che nel 2021 ci saranno altri provvedimenti di ristoro per tutti coloro che sono rimasti fuori finora.
AGIS
Il vicepresidente di AGIS Filippo Fonsatti, al quale il Presidente Fontana ha ceduto la parola per l’introduzione degli interventi, ha soprattutto ribadito che il pur benvenuto aumento del FUS è da ritenersi assolutamente insufficiente e che occorre ripensare alla entità delle risorse oltre che alle modalità di erogazione.
Inoltre Fonsatti ha fortemente stigmatizzato che nel piano Next Generation EU il comparto cultura venga associato a quello del turismo e che per le due voci assieme sono previsti solo l’1,4 per cento. Una cifra che Fonsatti ha definito inaccettabile.
ARIACS
Con il suo presidente Franco Silvestri, l’associazione degli agenti lirici ha ribadito tutte le criticità della nostra situazione senza garanzie. Clausole inaccettabili, nessun copertura per le cancellazioni ecc. Inoltre, problema dei problemi, Silvestri chiede come improcrastinabile un riconoscimento legislativo delle agenzie di management operistico e musicale, come accade nel resto d’Europa.
ASSOLIRICA
Assolirica è intervenuta cogliendo lo spunto di Fonsatti sulla esigua dotazione prevista per la ripartenza nel settore cultura nel progetto del governo. Anche per noi l’uno virgola quattro per cento dei duecento miliardi complessivi risulta inaccettabile. In Italia il nostro settore dovrebbe essere la chiave della ripartenza del sistema Paese, anziché il fanalino di coda.
Poi ASSOLIRICA ha criticato con decisione il fatto che questo secondo appuntamento del Tavolo del MIBACT fosse ancora un insediamento generale con una lunga passerella di interventi da 5 minuti l’uno che non hanno aggiunto nulla a quanto ognuno di noi aveva presentato sia nel precedente incontro che nei documenti scritti che ognuno di noi aveva inviato.
A questa dura critica (poi ripresa da quasi tutti gli intervenuti dopo di noi) ha risposto il Dott. Cutaia specificando che gli appuntamenti saranno mensili e che d’ora in poi si tratterà di tavoli tematici specifici .
ASSOLIRCA ha fatto poi un intervento di metodo: se l’obiettivo principale deve essere quello di non far morire l’Opera Lirica, allora ben venga il sostegno del Governo ai nostri Teatri acciocché non chiudano, con la conferma del FUS anche senza programmazione e con i dipendenti in cassa integrazione o con altri aiuti statali. Ma deve esserci – e finora non c’è stato – anche il mantenere in vita noi artisti e creativi della Lirica. I sostegni sono ancora insufficienti, manca un piano di recupero delle contribuzioni previdenziali perse per due anni (2020 e 2021), molti teatri stanno lavorando solo su eventi audiovisivi e dovunque vengono scritturati star straniere, lasciando senza lavoro il 99% degli artisti italiani.
È stata annunciata una piattaforma di streaming senza prima parlare di regole e senza contrattare quello che gli spettacoli in streaming comporteranno. Si intende pagare gli artisti per una recita sola? E le spese per stare su piazza per le prove chi ce le paga? E se il teatro vende quella recita su piattaforme audiovideo, a noi non verrà corrisposto nulla? Noi artisti guadagniamo a recita, fare solo le prime non ci può bastare perché si sta buttando a mare una o due generazioni di artisti che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena con il loro lavoro. Non ci può bastare uno streaming senza repliche perché noi artisti lirici non abbiamo diaria, non abbiamo i viaggi pagati, ci dobbiamo pagare l’agente, il preparatore musicale e le altre competenze professionali.
Insomma, saremmo voluti essere qui già a discutere dei dettagli dei problemi che ci assillano ogni giorno. Perché siamo convinti che non si salva l’Opera Liric in Italia senza salvare i suoi artisti.
Abbiamo tanto da discutere e le nostre tematiche le abbiamo già illustrate anche nei documenti che sono già in possesso del Ministero. Non vediamo l’ora di iniziare a parlarne.
La risposta del Dott. Cutaia è stata che a suo avviso anche il sentire quasi novanta interventi di tutte le parti in causa era utile per tutti noi.
Io, francamente, penso invece che stiamo perdendo tempo e che il Ministero dovrà prendere in mano i dossier che tutte le categorie gli stanno presentando, noi di ASSOLIRICA compresi.
Continuiamo il nostro percorso e già domani abbiamo il secondo Forum organizzato da ASSOLIRICA sulla piattaforma messaci a disposizione dall’AGIS. parleremo dello streaming assieme agli amici di UNITA (L’associazione degli attori di teatro e dell’audiovisivo), alle nostre parti datoriali (ANFOLS, ATIT, FEDERVIVO) e ad altri aventi causa.
Non abbiamo tempo da perdere perché per molti di noi la situazione è già ora insostenibile.
Gianluca Floris
Presidente di ASSOLIRICA